Terra Terra, vendemmia 2013
Abbiamo deciso, è il momento di cominciare i rossi. Nonostante la stagione le uve sono, finora, uno splendore. Il condizionale, in agricoltura, più che d’obbligo è scaramantico: non si sa mai cosa può succedere all’ultimo momento. Prendiamo il Merlot: si doveva cominciare a vendemmiare il fine settimana, poi, improvvisamente, le previsioni meteo danno forti temporali per domenica. Perciò ieri pomeriggio abbiamo pensato di anticipare, ma la squadra che abbiamo messo insieme l’ultima volta, gente capace, svelta e affidabile, sarebbe stata disponibile? La penultima squadra, per esempio, lavorava male e non l’abbiamo più fatta venire. Ogni anno per la vendemmia e la raccolta delle olive dobbiamo darci da fare a cercare le persone, perché a lavorare nei campi e in cantina qui da noi ci sono solo Thomas e Massimo, il nostro bravissimo collaboratore part time. Ieri sera, infine, abbiamo avuto la conferma da tutti e stamattina è partita la vendemmia. E il Sangiovese di Pienza? Là le previsioni danno molta meno acqua, e quelle della Regione Toscana non combaciano con quelle consultate da noi. Per cui di corsa a misurare e poi si decide. Il Cabernet Franc sta maturando bene, ma io temo sempre le grandinate, mentre Thomas è più fiducioso. Perché il vino, in quanto prodotto agricolo, è fatto anche di questo, tanti problemi terra terra che possono cambiare un’intera raccolta. Ma oggi il Merlot è dolce, è saporito, è succoso e cade pesante nelle ceste. Con una stagione così brutta per avere bei risultati in vigna ci vuole tanta esperienza e tanto lavoro. Poi c’è l’intuito, che secondo me è fondamentale, e quella cosa che io chiamo il “quid”, il fattore imprevedibile, che fa sì che a volte le cose non siano proprio come ce le aspettiamo, e che l’uva o il vino prendano una strada anziché un’altra.
Vuoi immettere un commento personale ?